Non si può parlare di Sarzana senza fare un cenno a Luni, città che dal 177 a. C. risulta essere l’insediamento storico, urbanistico e commerciale più importante nella zona di confine tra l’Etruria e la Liguria. E’ infatti la distruzione della “Splendida Civitas Lunae”, il suo progressivo spopolamento e l’insabbiamento del porto commerciale che, intorno all’anno Mille, hanno dato origine al primario insediamento del “Burgo Sarzane”. Naturale erede di Luni, è stata incredibilmente favorita dalla felice ubicazione territoriale: attraversata dalle storiche Via Francigena e Via del Sale, ed oggi al centro delle grandi arterie stradali che collegano Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Sarzana ha vissuto una storia ricca di avvenimenti e di personaggi importanti, come Tommaso Parentucelli. Costui, divenuto pontefice nel 1447, assunse il nome di Niccolò V e diede un contributo fondamentale allo sviluppo dell’Umanesimo. Numerosi i palazzi storici arricchiti da fregi marmorei, cancellate ed inferriate di particolare pregio artistico come quelli Picedi Benettini Gropallo e Magni Griffi, che rispecchiano un’antica tradizione artigianale che tutt’oggi sopravvive nelle officine dei mastri fabbri ferrai. Della cinta muraria, voluta dai fiorentini nel XV secolo e completate poi dai genovesi, rimangono i torrioni, ceduti nel XIX secolo a privati per scopi residenziali. Fuori le mura, sul colle che domina la città, si erge la Fortezza di Sarzanello edificata nel 1493, durante la dominazione fiorentina. Oggi, la città si propone come località che investe su iniziative culturali di qualità che, non solo valorizzano il patrimonio artistico cittadino, ma contribuiscono a rendere vivo e vitale il patrimonio storico-monumentale.
Sarzana
Lerici
Situata in una tra le più belle insenature della riviera ligure di Levante, Lerici offre un perfetto connubio fra passato e presente: ricca di testimonianze storico- artistiche e di tradizioni religiose, la cittadina non tradisce la sua fama di centro balneare attrezzato e moderno. Il territorio, meta in ogni tempo di poeti e artisti di grande fama, è stato denominato “Golfo dei Poeti”, e con questo appellativo Lerici è conosciuta in tutto il mondo. Il territorio comunale comprende non soltanto il noto Golfo racchiuso fra i Castelli di San Terenzo e di Lerici, ma anche pittoreschi borghi collinari collegati da sentieri panoramici, baie nascoste, e piccoli gioielli architettonici, come Tellaro, il quale fa parte del circuito dei “borghi più belli d’Italia”. Per molti anni, Lerici ha ospitato Lord Byron, Mary Shelley e Percy Bysshe Shelley.
5 Terre
Cinque Terre ma una sola bellezza, un’opera unica dove la generosità e la perfezione della natura si unisce armoniosamente all’intervento dell’uomo.
Il fascino dei cinque borghi marinari Manarola, Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare lascia il segno anche nel visitatore meno attento.
Chi visita le Cinque Terre rimarrà ammaliato dalla bellezza di un mare assolutamente incontaminato, ma anche dalla terra ferma, dove una natura allo stato selvaggio, intervallata da filari di viti, distese di ulivi e agrumeti, testimonia come l’uomo ha saputo legare la sua vita e le sue tradizioni a questo tratto di costa.
L’antico nucleo di Monterosso al Mare si trova arroccato su una collina dal quale si gode uno splendido panorama. Da vedere l’antico Castello, la Chiesa di San Giovanni Battista e il Convento dei Cappuccini. La zona moderna si è sviluppata nella parte bassa chiamata Fegina, con una graziosa spiaggia dalla quale si può ammirare il “Gigante”, una statua raffigurante il dio Nettuno alta 14 metri.
Riomaggiore: il più visitato borgo delle Cinque Terre ed il primo che si incontra venendo da La Spezia. Da qui inizia un suggestivo percorso, scavato nella roccia i primi anni del Novecento, che conduce a Manarola: è la famosa Via dell’Amore. Un altro itinerario da non perdere è il Sentiero Azzurro che attraversa il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Vernazza ospita un caratteristico porticciolo a conferma delle sue antiche tradizioni marinare. Alle costruzioni difensive si uniscono architetture più eleganti fatte di portali decorati e porticati, affacciati sugli stretti vicoli che scendono ripidi verso la piazzetta del porto. Interessante una visita alla Parrocchiale di Santa Maria di Antiochia, al Santuario della Madonna di Reggio e al Castello dei Doria.
Manarola, arroccato sulla roccia a strapiombo sul mare, è uno degli esempi migliori di come l’uomo ha saputo domare questa terra selvaggia e rocciosa, costruendoci le proprie case e creando dei terrazzamenti da dedicare alla coltivazione di frutteti e vigneti. Panorami unici si possono ammirare dal promontorio di Punta Bonfiglio o dal Santuario di Nostra Signora della Salute di Volastra.
Attraverso una lunga scalinata, forse un po’ faticosa ma molto suggestiva, si arriva in cima ad un promontorio ricoperto di vigneti: qui si trova Corniglia, terra di ottimi vini come il Cinque Terre DOC, La Polenza e il famoso Sciacchetrà. Ai piedi del promontorio, un meraviglioso mare lambisce la famosa spiaggia di Givano, meta prediletta dei naturisti.
Portovenere
Comune di La Spezia, Porto Venere è un gioiello del mare ligure. Questo piccolo comune spezzino è stato infatti dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 insieme alle Cinque Terre e alle isole Palmaria, Tino e Tinetto. Le origini del borgo di Porto Venere, o Portovenere scritto attaccato come usato da molti turisti, vengono fatte risalire all’epoca romana. Etimologicamente il nome Portus Veneris sembrerebbe derivare da un tempio dedicato alla Dea Venere. Il borgo risale nelle sue forme attual al 1113, quando i Signori di Vezzano lo cedettero alla Repubblica marinara di Genova che ne fece il proprio baluardo nel Tirreno fino al dominio francese del 1396. Con il perfezionarsi delle armi da fuoco iniziò il declino della funzione militare di Porto Venere, che comunque rimase un importante porto commerciale. Con l’arrivo di Napoleone cominciò un altro periodo di soprusi in cui vennero deturpati i più importanti monumenti. Alla fine del XIX secolo tuttavia ebbero inizio i lavori di restauro che consentirono la conservazione di un complesso paesaggistico di straordinario valore. A Porto Venere, dopo aver percorso Via Capellini, il carruggio principale, si giunge in Piazza Spallanzani dove, su uno sperone di roccia, svetta la Chiesa di San Pietro costituita dai Genovesi tra il 1256 e il 1277. Salendo verso il centro dell’abitato è possibile ammirare la Chiesa di San Lorenzo, cattedrale ufficiale della colonia genovese consacrata nel 1130 da Papa Innocanzo II. Il borgo si offre ai visitatori con un ineguagliabile panorama costituito da scorci pittoreschi e dalle caratteristiche case-torri.Sopra la palazzata a mare si innalza maestoso il Castello Doria, mirabile modello d’architettura militare genovese. Nel borgo delle Grazie, frazione appartenente al comune di Porto Venere, si trova il Convento degli Olivetani, del XV secolo, il cui refettorio è arricchito da dipinti murali di Nicolò Corso. Poco distante immersa tra gli ulivi si trova la Villa Romana del Varignano (II secolo a.C. – IV secolo d.C.) visitabile su prenotazione. Il piccolo Borgo di Fezzano anch’esso compreso all’interno del territorio comunale, si sviluppa attorno alla Chiesa di San Giovanni del XVIII secolo ed è costituito da antiche case tra cui si snodano i carruggi. All’interno della Chiesa si possono ammirare il famoso organo genovese di Luigi Ciurlo, le cinque grandi tele del pittore locale Giuseppe Tori ed una statua lignea d’Anton Maria Maragliano.